Trieste 9 dicembre 1939 – 11 ottobre 2023
Nell’anno 1961 entra a far parte dell’orchestra sinfonica del Teatro Giuseppe Verdi di Trieste in qualità di terzo, poi secondo ed infine primo trombone, suonando coi più importanti direttori d’orchestra dell’epoca.
Nell’anno 1961 si diploma presso il Conservatorio G. Tartini di Trieste.
Nel 1967 forma il primo complesso di ottoni italiano, il “Quartetto a fiati di Trieste” del quale facevano parte i trombettisti Anton Grcar e Stanko Arnold, vincitori di numerosi concorsi internazionali, e il cornista Augusto Bartoli, primo corno dell’orchestra del teatro G. Verdi.
Il quartetto ha eseguito concerti in Italia e all’estero: Zagabria, Belgrado, Titograd e Malta.
Numerose sono state le registrazioni radiofoniche inserendo nel programma anche alcuni quintetti (Horowitz, etc. ). Illustri maestri compositori dell’epoca quali Mario Bugamelli, Giulio Viozzi, Daniele Zanettovich, Marco Sofianopulo e Piero Pezzè hanno dedicato quartetti per questo complesso che viene citato pure nel libro “Trieste – la musica e i musicisti” di don Giuseppe Radole.
Nel 1975 in seguito al diniego, da parte della direzione del teatro di cui i musicisti erano dipendenti, a partecipare ad un’importante tournée in diverse città europee, che avrebbe comportato l’assenza degli stessi per un periodo molto lungo, il gruppo si scioglie.
Nel 1979 Sergio Siccardi forma il “Complesso a fiati del Tatro G. Verdi” dirigendo l’opera omnia per fiati: Divertimenti e Serenate di Mozart , Haydn, Beethoven, Dvorak, Gounod, Hummel, Strauss, Strawinsky, etc.
Durante la settimana i concerti dell’ensamble venivano eseguiti in cinque scuole della città e, la domenica, nell’auditorium o nella sala del ridotto del teatro G. Verdi.
Numerosi i concerti anche nelle città del Friuli Venezia Giulia per un totale di oltre duecento esecuzioni.
Per molti anni Sergio Siccardi insegna tromba e trombone presso la scuola di musica di Gorizia finchè nel 1974 vince la cattedra di Musica d’insieme presso il Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara.
Nel 1962 registra, presso la Rai e presso la radio Iugoslava, concerti e sonate di Tomasi, R. Korsakoff, P. Hindemith, D. Zanettovich (Concerto per trombone e orchestra dedicato allo stesso Siccardi), Haendel, Martin, Vidal e Bonneau. Quale trombone solista collabora col teatro di prosa nell’esecuzione di varie colonne sonore.
Nel 1971 pubblica il metodo per trombone : “Lo studio del trillo”, opera indispensabile per facilitare l’esecuzione delle note sopracute nonchè per rinforzare le mascelle e permettere un periodo di studio più lungo senza affaticarsi.
Ha donato all’archivio del teatro G. Verdi di Trieste più di 240 composizioni, probabilmente la più consistente raccolta di musiche per strumenti a fiato esistente.
Appassionato di liuteria, ha costruito un centinaio di strumenti tra violini, viole, violoncelli e contrabbassi.